14/04/09

Report - "I Vicerè" 7a parte

Dalla puntata di Report del 15 marzo 2009, l'inchiesta documentata su Catania in versione multimediale (video-testo-link) in 8 imperdibili post.

I VICERE’
di Sigfrido Ranucci

(7a parte)



SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Poi c’è la convenzione con l’Università di Catania e gli ospedali Vittorio Emanuele e Garibaldi e con le Ferrovie. Questa è la fotografia degli ultimi giorni di campagna elettorale del 2005 che fa “La Sicilia”. Si comincia con la visita del premier che annuncia appalti record. La prima tappa è ai cantieri di Verlinzi, il re del ferro, che è anche socio di Ciancio. Poi c’è la posa della prima pietra per la metropolitana, ma i lavori inizieranno due anni dopo. Inaugura i parcheggi rimasti poi abbandonati. Ovunque spuntano annunci di aperture di cantieri e di posti di lavoro. Anche Scapagnini, con pala e cazzuola o sopra la scavatrice e poi il giornale di Ciancio informa i lettori sugli esiti di gara per opere mai realizzate o addirittura di opere già inaugurate. In bella evidenza in neretto, il nome del sindaco commissario, UMBERTO SCAPAGNINI – proprio nel giorno del voto quando la legge impone il silenzio.

SIGFRIDO RANUCCI
Ciancio…perché fa questa faccia?

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA – EX SINDACO DI CATANIA
Non dico mi pensavo una domanda su colleghi vostri.

SIGFRIDO RANUCCI
Ha la palla di vetro che riesce a comprare i terreni prima che gli venga fatta una variante?

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
Ma vedi, questa è una domanda simpaticissima, certamente Lei già sa che io non posso stare nella testa degli altri.

SIGFRIDO RANUCCI
Ciancio è riuscito ad ottenere 3 variazioni su alcuni terreni…l’ospedale

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
Questo non ne so niente.

SIGFRIDO RANUCCI
Sono avvenute anche sotto la sua giunta.

UMBERTO SCAPAGNINI - EX SINDACO DI CATANIA
No, no. Assolutamente non ne so niente.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Tra gli ultimi atti dell’amministrazione Scapagnini prima delle elezioni, ci sono 2 delibere, in 15 giorni, che trasformano i terreni agricoli di Ciancio in oro. Portano la firma di Roberto Commercio, oggi deputato nazionale dell’MPA. Proprio su questo suo terreno per esempio, stanno costruendo l’ospedale San Marco. Secondo un collaboratore di Caltagirone, che ha costruito questo centro polifunzionale, appena sequestrato per sospetta lottizzazione abusiva, Ciancio sarebbe l’uomo giusto a cui chiedere consiglio quando si viene da queste parti.

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Per 3 giorni “La Sicilia” non scrisse niente. A Ciancio presentai l’ingegnere, si incontrarono a Roma, dopo tre giorni ci dedicò mezza pagina.

ANTONIO CONDORELLI
Prima ha voluto conoscere Caltagirone?

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Si. Ho lavorato per cinque anni per Ciancio. Ho visto passare tutti dalla redazione di Ciancio: Fini, ho visto passare Casini, cioè ho visto passare tutto il mondo e andavano da lui in pellegrinaggio. E’ un uomo che ti può dare molti consigli utili: tipo questa cosa te la sblocca tizio.

ANTONIO CONDORELLI
Se c’è un intoppo Ciancio sa come…?

COLLABORATORE CALTAGIRONE
Si, dice: “Guarda questa compete a quell’ufficio, a quella persona lì, tieni il numero, chiamalo…”

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E’ il 2001 e un presunto mediatore del gruppo Rinascente, e’ alla ricerca di terreni dove costruire centri commerciali e si rivolge ad un imprenditore messinese indagato per mafia e quindi intercettato.
L’imprenditore nel corso della telefonata riferisce che Ciancio gli avrebbe
mostrato due terreni e avrebbe garantito per le autorizzazioni. Forse è solo una coincidenza ma proprio su uno dei suoi terreni agricoli, dopo una variante, si sta costruendo uno degli ipermercati più grandi in Italia e lo sta costruendo proprio il gruppo Auchan - Rinascente. Per vendere i terreni Ciancio ha costituito l’Icom insieme con il fratello del senatore Vizzini e con Tommaso Mercadante, figlio di Giovanni, di colui cioè che è accusato dalla procura di Palermo di essere stato uno dei più stretti consiglieri di Bernardo Provenzano. Dopo aver ottenuto la variante Ciancio ha venduto l’Icom e terreni realizzando con i suoi soci una ricca plusvalenza.
Il
28 luglio dell’ ‘85 la mafia uccide il commissario Beppe Montana. La cupola aveva ordinato di eliminarlo alla vigilia del maxi processo. Il padre di Montana va dall’unico giornale cittadino per pubblicare il necrologio: ma si vede respinto il testo.

DARIO MONTANA
Papà che era testardo insiste e gli chiede di sapere le motivazioni. Le motivazioni se le fa mettere sul testo: testo respinto allo sportello su disposizione del Vicedirettore Conigliaro e del Direttore Mario Ciancio. Il testo del necrologio era: “La famiglia con rabbioso rimpianto ricorda alla collettività il sacrificio di Beppe Montana, commissario di P.S. Rinnovando ogni disprezzo at mafia e suoi anonimi sostenitori”.

SIGFRIDO RANUCCI
E cos’è che ha dato fastidio?

DARIO MONTANA
Probabilmente la parola “mafia”.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Nell’ottobre del 2008 Ciancio invece ha ritenuto opportuno ospitare sul proprio giornale e senza alcun commento una lettera di Vincenzo Santapaola che dall’ergastolo si lamenta del carcere duro. Come sia potuta uscire in un regime di 41 bis, ancora oggi è un mistero.

Come un mistero rimane un’altra vicenda. In questa masseria, tra agrumi e palme, Ciancio nell’ ‘85 ospita il principe Carlo e la principessa Diana, ma in questa villa accadde qualcosa di particolare: nel ‘93 Giuseppe Catalano, uomo di Cosanostra della zona entra e ruba oggetti di antiquariato del valore stimato di 10 miliardi delle vecchie lire. Dopo aver cercato invano di piazzarli presso un ricettatore, Catalano brucia uno dei quadri: quello raffigurante un avo di Ciancio perché riconoscibile e conserva nella sua abitazione di Via del Falcetto un lungo tappeto rosso con i disegni della corona d’Inghilterra. Il giornale di Ciancio pubblica un articolo dove promette 50 milioni di lire a chi dà indicazioni sul furto. A quel punto, racconta Catalano ai magistrati, viene avvicinato dai luogotenenti di Nitto Santapaola che gli chiedono di restituire la refurtiva perché Ciancio, dicono, era un amico della famiglia Santapaola.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Sui fatti narrati che provengono anche da inchieste giudiziarie il signor Ciancio ha preferito non fornire la sua versione, una versione che ovviamente nessun altro al di fuori del diretto interessato può dare. Quindi ogni considerazione è sospesa. Un’altra invece va posta: sappiamo che la politica si fonda sulla capacità di influenzare le menti delle persone, e che il principale veicolo di comunicazione fra il politico e il cittadino è proprio la stampa e la televisione. Per spezzare il monopolio informativo l’associazione Libera e la Federazione Nazionale della Stampa stanno preparando un esposto all’ antitrust. Speriamo che li ascoltino. Dopo vediamo quale via stanno prendendo i 140 milioni di euro che ora ora stanno andando a Catania.

Stavamo parlando di Catania un indebitamento complessivo di circa un miliardo di euro. La magistratura ha chiuso le indagini sui bilanci, e i soldi spesi non sono proprio andati dove avrebbero dovuto andare. Il rischio è che se il comune non trova i soldi per pagare le spese correnti, deve dichiarare fallimento e allora si fa una cosa che non si dovrebbe proprio fare, si ricorre ai Fas, fondi per le aree sottosviluppate. Come dice la parola sono fondi destinati allo sviluppo. Da giugno Catania ha un nuovo sindaco, si chiama Stancanelli ha fatto la sua lista di opere: dalle scuole,le fogne, la viabilità, gli uffici giudiziari eccetera, e l’ha inviata a Roma al Cipe.

NOVEMBRE 2008 – L’ASSOCIAZIONE CITTAINSIEME ORGANIZZA UN INCONTRO PUBBLICO CON IL SINDACO RAFFELE STANCANELLI

RAFFAELE STANCANELLI – SINDACO DI CATANIA
Signori fra 5 anni vi vogliamo, fra 5 anni. Se Catania fra 5 anni è in questo stato inseguitemi! Poi l’83% dei catanesi non vota per quest’opposizione. Ve lo siete chiesto perché, ve lo siete chiesto? Mo ve lo spiego io, mo ve lo spiego io perché, ora ve lo spiego io, ve lo spiego io perché, ve lo spiego io, io ve lo spiego. Se mi permettete ve lo spiego io: lo sapete perché, signora lo sa perché? Perché c’è l’1%, il 2, il 5, il 10, i mafiosi, il 15, il 20, il 30, ma l’altro 50% è fatto da persone perbene, ma cosa siete convinti che siete solo voi le persone perbene? Io sono persona perbene! I Fas, i 140 milioni, volete sapere come ci sono arrivati? E ve lo dico subito: sapete cosa sono i Fas? Sapete? I Fondi per le Aree Sottoutilizzate per il meridione. E cosa volete che si faccia a Catania se non risolviamo….”

DONNA
“Ma non gridi per favore!”

RAFFAELE STANCANELLI – SINDACO DI CATANIA
“Scusi, Le chiedo scusa, è la voce, è la voce, è la voce… E cosa pensate che si possa fare a Catania se prima non usciamo da questo stato di crisi? Sa cosa ha fatto il sindaco di Catania 20 giorni fa? Non il sindaco non sappiamo quando come ho detto… io ho fatto l’istanza, ho messo assieme, non c’ero al Palazzo di Giustizia devo dire, tutto quello che poteva essere cantierabile a Catania, per presentarlo al Cipe, sapendo prima, lo confesso, confesso il reato, sapendo prima che il giorno 30 si sarebbe fatta la delibera che attribuiva 140 milioni ed il giorno dopo la manina di cui parla… che non è offensivo, avrebbe fatto il decreto legge per utilizzare queste risorse come per chiudere i disavanzi del 2003, 2004 e 2006, cosa che non si può fare più se non per legge.


...continua... (8a parte)

post precedenti: (1a parte), (2a parte), (3a parte), (4a parte), (5a parte), (6a parte)




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