06/11/08

Altro che onda, è uno Tsunami!

"Yes we can. We can change!"

Con queste parole negli Stati Uniti e nel mondo si è compiuto un vero cambiamento. Le storiche barriere razziali degli U.S.A. crollano e per la prima volta il cosidetto "uomo più potente del mondo", il Presidente degli Stati Uniti d'America è nero (o quasi nero).

Ma il colore della pelle di Barack Hussein Obama non rappresenta l'unica svolta storica perchè ad accompagnare il suo successo è anche la giovane età (47 anni), le sue origini africane, le sue politiche ambientaliste, l'utilizzo decisivo del web e tutta un'aurea che si porta dietro che lascia ben sperare sul futuro planetario.
Bisogna aggiungere che non è un idiota figlio di papà come il suo predecessore ma riporta finalmente un immagine positiva dentro la Casa Bianca.

La sua elezione ha emozionato milioni di persone e rappresenta il passo decisivo per realizzare il sogno di Martin Luther King.
Un ondata di energia positiva ha invaso il mondo, talmente grande da volare così in alto da aver paura che sia un enorme illusione. Chissà cosa succederà da qui al 20 gennaio, chissà se manterrà le promesse, chissà se le persone, le lobby e le massonerie attorno al potere che si è appena conquistato non gli faranno tradire i milioni di speranzosi ammiratori sparsi in giro per il mondo.
Ma intanto ce la prendiamo questa energia positiva, questa onda anomala.

Anche noi italiani che proprio in queste settimane siamo invasi da un'altra onda anomala, quella delle proteste di studenti, mamme, insegnanti, lavoratori, bambini e anche pensionati che hanno invaso tutta l'Italia, persino la Sicilia, persino Catania.
Ha inondato il popolo etneo, quello che si dichiara furbo ("catanisi cchè conna tisi" , "cascamu sempre additta comu i jatti") e che poi dà in pasto ogni giorno la sua terra a gente senza scrupoli, che la devasta sfacciatamente. Solo uno Tsunami puà aver fatto tutto questo.

Molti ancora si chiedono cosa hanno da protestare questi studenti. Ma le domande sono altre. Perchè gli altri ancora dormono? Perchè non hanno capito? Perchè non si sono uniti alle proteste?
Alla luce del sole la situazione è evidente: l'onda è stata provocata.

Dall'altra parte del popolo, ci sono i vecchiacci dei poteri forti che stanno per scoppiare. I loro criminali giochi di potere stanno venendo a galla come cadaveri in mare. La misura è colma.
Il gioco non regge più e attaccandosi agli scogli come polipi vengono allo scoperto da soli confessando i loro crimini e allo stesso tempo vaneggiano falsità sempre più grandi che li rendono ridicoli senza che se ne accorgono, sono come drogati. Disposti a tutto come in astinenza. Hanno paura, sanno che dureranno poco e si attaccano a tutto.

Massoni, mafiosi, camorristi, piduisti escono allo scoperto e vanno all'attacco.
Il figlio di Santapaola, in 41 bis, lancia proclami sul quotidiano La Sicilia mentre il latitante Setola si difende sul TG1.
Licio Gelli
, maestro venerabile della P2, a 90 anni va in tv, incorona il suo allievo Berlusconi, omaggia il moribondo Andreotti e il sedicente onesto Dell'Utri che elogia il Fascismo. Ma poi sta zitto in aula.
Il Governo alza la tensione minacciando gli oppositori. Fascisti picchiano minorenni in piazza con bastoni e cinghie mentre la polizia sta a guardare e poi assalgono la Rai.
Gente che definiva "cretino" Giovanni Falcone bloccandogli i processi favorendo i mafiosi viene premiato da una legge ad hoc.
La legge non è più uguale per tutti. La Costituzione la stanno facendo a brandelli. Aumenta sempre di più il divario tra ricchi e poveri. Se ne fregano del clima.

Prepariamoci ad una fragorosa esplosione.

I tempi sono questi in Italia. E c'è ancora chi nel popolo si sazia del loro inganno e continua a tenerli in vita. Sono coloro i quali, chi più chi meno, sono stati coperti da una nube di fumo. Il fumo delle loro televisioni, dei loro giornali, delle loro bugie costruite su bugie travestite da oziosa verità.

Per fortuna questa parte di popolo è quella più vecchia. E' quella che sparirà per prima. Perchè l'onda anomala è fatta di giovani, giovanissimi che non dormono beatamente davanti la tv ma rispondono alle loro curiosità digitando nei motori di ricerca. E trovano le risposte. E più trovano le risposte più si fanno domande, e più si fanno domande più sanno. Più sanno e più si incazzano. E quando il popolo si incazza veramente, i sanguisuga esprimono sempre più il loro orrore.

Ma non è il '68, tranquilli, e neanche il quarantotto.
E' semplicemente il 2008, nell'era del web 2.0 che accompagna il sistema in crisi verso la sua fine. Le armi non sono più quelle di una volta. Non esistono più le trincee nè i candelotti. Le armi del cambiamento sono il sapere, la cultura.

Oggi l'unica rivoluzione possibile è quella delle coscienze. E per questo attaccano la scuola, l'informazione, il libero sapere. La conoscenza è l'unica arma che gli fa paura.
E che li distruggerà.

Yes, the Tsunami can change!




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