13/12/07

Il 792 dell'infelicità

Il Web 2.0 ha cambiato il modo di comunicare riducendo le distanze tra gli utenti.
Molte sono le soluzioni disponibili: il Voip per telefonare e/o videochiamare gratis, il p2p (peertopeer) per condividere con altri utenti qualsiasi tipo di documento dagli mp3 ai film fino ai manuali, le immagini satellitari di Google Earth ma anche i blog, gli rss e il social networking.
Strumenti ormai alla portata di tutti... o quasi.
Infatti il 9% degli italiani non ha accesso alla banda larga, la famosa adsl, che permette o rende fluido l'utilizzo dei nuovi strumenti di internet e il download. Questo a causa di una copertura che non è stata ancora completata dalla Telecom.
Aci S. Antonio è uno dei comuni che ha questo problema.
Molti di voi che state leggendo questo blog saprete già che se il vostro numero di telefono inizia con il 792 dovete sopportarvi la connessione lenta a 56k, che oltre ad avere una fruizione scarsa delle nuove risorse del web è la connessione più a rischio di virus a causa dei dialer.
La cosa preoccupante è che con molta probabilità il problema è destinato a rimanere così per molto tempo, infatti la Telecom non solo non ha aggiornato le sue centraline (mancano la connessione della centrale telefonica alla rete di trasporto e la presenza di apparati DSLAM nelle centrali telefoniche) ma non ha neanche messo in previsione di farlo.
Ai molti utenti che si sono lamentati nel corso di questi ultimi anni, la compagnia telefonica ha sempre risposto che non c'è abbastanza domanda per affrontare le spese di aggiornamento della rete e l'operazione non le conviene. Purtroppo così molti cittadini non possono usufruire di quei diritti che dovrebbero essere universali e sono oggetto di discriminazione, vengono trattati come cittadini di serie b. In gergo informatico questo si chiama Digital Divide.
Se il vostro numero è miracolosamente coperto dal servizio potrete apprenderlo facilmente dai vari siti dei tanti provider italiani come questi: 1,2.
Qualcuno si accontenta della connessione lenta perchè così spende meno ma non è così perchè alla fine si paga tutto il tempo d'attesa inutile che al browser occorre per aprire le varie pagine web che interessano.
Ci sarebbe da interessarsi della connessione via cavo (Fastweb) che è la più veloce in assoluto ma ancora dobbiamo lottare per una semplice adsl. Come?
In altri comuni molti cittadini hanno mandando lettere di protesta alla Telecom minacciandoli di passare ad altri fornitori.
Ci sarebbero anche delle soluzioni alternative come il sistema Wireless (senza fili) che però non è stabile come la banda larga ma si prevede che in futuro il servizio migliorerà anche in previsione del Wi-Max che riesce a coprire una vasta area a costi molto contenuti. Attualmente il ministero ha messo in programma un asta per le concessioni.
Ma le amministrazioni comunali possono fare qualcosa: ci sono soluzioni commerciali ad hoc come quella di sic1.
La nostra amministrazione dovrebbe interessarsi di questo disagio sociale e prendere a cuore il problema anche facendo pressione alla Telecom. Potrebbe pensare bene di realizzare anche una piattaforma wi-fi pubblica da rendere così Aci S.Antonio una cittadina ancorata al mondo. Oppure una bella sala internet in biblioteca con accesso pubblico potrebbe attenuare il disagio. E potrebbe essere anche un luogo d'aggregazione in più.
Comunque se il problema lo sentite particolarmente e volete fare qualcosa potete iniziare a segnalarlo sul sito di Cittattiva che ha attivato un monitoraggio e partecipare all'incontro che ha organizzato per sabato 15 dove si parlerà, tra le altre cose anche del problema dell'adsl.

p.s.: nell'attesa di tempi migliori un consiglio per i "connessi lenti": utilizzate Firefox al posto di Internet Explorer come browser, apre prima le pagine ed è più sicuro perchè riduce al minimo le intrusioni indesiderate. Certo, per scaricarlo ci vorrà un'ora e mezza ma ne vale la pena.

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